domenica 19 dicembre 2010


si tratta uno di quei teli di nylon che si trovono in ogni ferramenta o un centro commerciale per pochi soldi e possono essere usati per molte cose: per costruire un riparo come qello nell'immagine, come poncho, come alambicco solare o per raccogliere l'acqa soprattutto in caso di pioggia.



libri Survival




Manuale di sopravvivenza" di John Wiseman 
"Guida all'avventura" di Neil Wilson
"Tecniche di addestramento militare - Tutti i segreti dei corpi speciali" di Chris McNab
"Scuola di sopravvivenza e pronto soccorso" di Chris McNab
"Tecniche di sopravvivenza- Survival in ogni parte del mondo, in tutte le condizioni ambientali e climatiche" di Alexander Stilwell
"Manuale del Trapper" di Andrea Mercanti
"Manuale pratico di sopravvivenza - Scienza e tecnica del Survival" di Raymond Mears
"Manuale di sopravvivenza - Come imparare a superare le situazioni estreme, per scelta o per necessità" di Hugh McManners
"Manuale di sopravvivenza - Come sopravvivere in situazioni estreme" di Peter Darman
"Manuale per viaggiare sicuri" di Roberto Lorenzani
"Manuale di sicurezza personale - Urban Survival" di Chris McNab e Joanna Rabiger
"Tecniche di sopravvivenza - Come servirsi delle risorse della natura in un ambiente disabitato od ostile" di Brian Hildreth
"Sopravvivere - Istruzioni pratiche per sopravvivere nella vita quotidiana e in situazioni estreme..." di Anthony Greenbank
"Manuale di Trekking" di Hugh McManners
"Manuale di autosufficienza - vivere e sopravvivere nella natura" di Larry Dean Olsen
"Il Manuale dell'esploratore - Tutti i segreti, le tecniche e i materiali per costruire e vivere l'avventura" di Marsilio Parolini
"Survival - Headquarters, Department of the Army - FM21-76 - (Manuale di sopravvivenza in dotazine ai militari U.S.A. dal 1957)

domenica 12 dicembre 2010

Come creare una guida di sopravvivenza del segnale

Il modo migliore per garantire che si ottiene in salvo se si perde quando si viaggia all'aperto è quello di dire a qualcuno che non è in viaggio con voi dove si sta andando ad essere, e quando ci si aspetta di tornare. Se non tornassi al tempo prescritto, che la persona sarà in grado di avvertire le autorità e la ricerca avrà inizio.
Se ci si trova bloccati in mezzo alla natura, la chiave del vostro salvataggio è la vostra capacità di creare buoni segnali per i soccorritori potenziali vedere. La prima cosa da fare è accendere un fuoco. Un grande incendio crea un segnale alla luce del giorno e le tenebre della notte. Di notte, accendendo scegliere per il vostro fuoco tat non crea un sacco di fumo. Creare tre incendi nella struttura di un triangolo, perché se questi sono visto da l'aria che sarà riconosciuto come il simbolo di pericolo, e sarà meno probabilità di essere scambiato per un semplice fuoco di bivacco. Al momento di scegliere il luogo per il fuoco, assicuratevi che sia un luogo aperto senza un sacco di fogliame ostruire la vista. Inoltre, hanno acqua a portata di mano in caso di propagazione del fuoco oltre il vostro controllo. Un furioso incendio metterebbe a repentaglio la vostra vita e rendono impossibile il salvataggio.
Se c'è un albero isolato nelle vicinanze, è possibile creare una torcia albero fissando il fuoco. Se si tratta di un albero pitch-cuscinetto, devi semplicemente accendere l'albero. Se non è tenuto a passo, pile a secco accendere attorno all'albero e accenderla. L'accensione di fuoco si estenderà alla chioma dell'albero. Mantenete il vostro albero di masterizzazione torcia con l'aggiunta di quanto consuma l'albero.
Dove c'è fumo, c'è fuoco - e del fumo potrebbe anche significare qualcuno che ha perso o in difficoltà. Durante il giorno, quando un incendio si può non essere molto visibile, si desidera aggiungere accensione verde, foglie, erba o al vostro fuoco. Evergreen rami per fare segnali di fumo eccellente. Prendi il fumo a Bùlow più in alto possibile, questo vi darà una migliore possibilità di un passante se ne accorgesse.
Un altro modo per segnalare l'aiuto è per segnalare agli aeromobili a bassa quota. Utilizzando uno specchio che riflette la luce del sole, è possibile flashare il simbolo SOS aeromobili a bassa quota. Evitare il lampeggiante lo specchio direttamente in cabina di guida, in quanto tale farà sì che il pilota ad avere difficoltà a vedere. Durante la notte o in momenti in cui non c'è un sacco di sole, lo stesso effetto può essere realizzato utilizzando una torcia elettrica forte. Portare sempre con sé una torcia elettrica e batterie extra quando avventurarsi all'aperto.
Se nessuna di queste tecniche di lavoro, utilizzare abiti dai colori vivaci per attirare l'attenzione. Andare a trovare una sciarpa o un cappotto lucido dalla cima di un albero alto, o organizzare abbigliamento in un modello a terra per attirare l'attenzione dall'aria. Non lasciare soli troppo vulnerabile agli elementi togliendo gli indumenti troppo però. È anche possibile creare dei segnali con materiali naturali, come rami di alberi o rocce, che possono essere visti dal cielo. Prova precisando SOS AIUTO o con pietre o rami. Ricordarsi di usare un materiale che resterà in contrasto con l'ambiente circostante. Se c'è la neve per terra, camminare nella neve, per formare le lettere, e compilare il percorso con materiale scuro, come pietre o rami di alberi. La creatività
è la chiave. Utilizzare tutte le risorse che hai a disposizione per creare qualcosa che sia fuori dal comune nel paesaggio circostante. L'idea è di ottenere gli eventuali osservatori di fermarsi e dare un'occhiata più da vicino. La sicurezza rimane l'obiettivo finale, però. Se non si desidera creare un segnale che comprometterà la sicurezza del tu o chiunque altro. Fate del vostro meglio per trovare qualcosa da bere, cibo e riparo dalle intemperie, e creare un buon segnale per attirare aiutare affinché tu possa presto essere sulla buona strada

venerdì 26 novembre 2010

coperta isotermica

                                         






Le coperte isotermiche alluminizzate sono particolarmente utili nell' attività di soccorso e survival; a fronte di dimensioni e ingombro ridottissimo (nella foto il mod. piccolo misura cm. 9X2X5) hanno una elevata capacità riflettente (sono in grado cioè di trattenere fino all' 80% del calore corporeo). Le coperte possono essere utilizzate sia per laprotezione dal freddo (parte argentata rivolta verso il corpo) e dal caldo (parte dorata rivolta verso il corpo) sia come teli da segnalazione.
Realizzate con teli di poliestere metallizzato o reticolato non dovrebbero mai mancare nel nostro equipaggiamento.

come accendere un fuoco

In molti manuali di sopravvivenza viene spiegato in maniera dettagliata come accendere un fuoco utilizzando dei pezzi di legno ed un' esca. In realtà si tratta di un sistema difficile che richiede una lunghissima pratica (viene usato dagli aborigeni o dai boscimani che vantano millenni di esperienza!): tra l'altro bisogna utilizzare del legno ed un'esca perfettamente asciutti (provate ad accendere un fuoco con questo sistema dopo che ha piovuto per alcuni giorni!!!!). La cosa migliore, e più ovvia, è avere sempre al seguito un qualcosa che ci consente di accendere il fuoco facilmente e rapidamente: fiammiferi, accendino, fiammiferi controvento, acciarino ecc. Dobbiamo abituarci a portarli con noi sempre, anche quando usciamo per fare semplicemente quattro passi.Personalmente vi consiglio di acquistare un piccolo acciarino (costa 15 Euro) con il quale è possibile, con un minimo di pratica, accendere un fuoco utilizzando come esca dell'erba secca, della paglia o altri vegetali facilmente infiammabili. L'acciarino può essere usato migliaia di volte e non risente della pioggia o umidità. Lo trovate

mercoledì 17 novembre 2010

come trovare il nord

La direzione del Nord può essere trovata agevolmente anche se non si dispone di una bussola. Vediamo tre metodi semplici ma molto precisi.
1. Metodo dell'orologio: disporre la lancetta delle ore in direzione del sole e dividere per due l'ora indicata dall'orologio. Se sono le nove: 9:2=4.5;questa è la direzione del Nord.
2. Metodo dell'ombra: piantare in terra un bastone alto circa 1 metro e segnare con una pietra (o un picchetto) dove termina l'ombra proiettata dal sole. Attendere 15' e ripetere l'operazione. Ora unire le due pietre con un cordino (o più semplicemente con una linea immaginaria): la normale a questa linea è il Nord.
3. metodo dell'ago: strofinare con un panno (o un lembo di tessuto) l'estremità di un ago da cucire dopodichè poggiare delicatamente l'ago sulla superfice dell'acqua contenuta in un contenitore non metallico. La punta dell'ago si dispone in direzione Nord.
E' bene ricordare che il sole sorge ad EST (alle ore 6 circa), tramonta ad OVEST (alle ore 18 circa) e alle ore 12 è sempre a SUD (l'ombra viene proiettata quindi in direzione NORD

lunedì 1 novembre 2010

Guida di sopravvivenza estrema

questa e una  guida per darvi alcune indicazioni da seguire nel caso vi trovaste in situazioni di emergenza nei luoghi più strani e pericolosi del mondo, buona lettura:


KIT DI SOPRAVVIVENZA



Queste cose dovrebbero essere con voi nel caso partiste per un'avventura chissà dove:
Fiammiferi e accendino
Candela
Pietra focaia
Lente di ingrandimento
Ago e filo
Amo da pesca e filo
Bussola
Laccio
Sega flessibile
Medicine
Preservativi (non ridete ma sono ottimi come contenitori d'acqua)
SOPRAVVIVENZA
Innanzitutto come sappiamo un umano può resistere poco tempo senza bere, il corpo umano perde 2-3 litri d'acqua il giorno, per cui in mancanza di acqua dovete cercare di mangiare molto meno, di parlare il necessario e di evitare sforzi inutili. Dovete cercare di trovare l'acqua il più velocemente possibile, se piove è il momento di utilizzare tutti i contenitori che avete a disposizione e porre i vostri indumenti stesi uno ad uno per terra per poi strizzarli quando saranno colmi d'acqua in un contenitore. Se siete in vicinanza di rocce cercate tra le gole fosse d'acqua, ricavate acqua da tutte le piante possibile come canne di bambù,cactus e palme. Adesso elencherò alcuni consigli per la sopravvivenza a seconda dell'ambiente in cui vi ritrovate:
COSTA
In quasi tutte le coste ci sono abbondanti risorse di cibo, sotto la sabbia come granchi, vermi e molluschi. Le alghe sono un buon nutrimento ma attenti a quelle azzurro-verdi che talvolta sono molto velenose. Se siete in prossimità di palme da cocco avete una risorsa di cibo e acqua dinanzi a voi, abbiate cura di non sfruttare le risorse limitate ma pensate al futuro.
REGIONI TROPICALI
Nella giungla dovete stare attenti a malattie e parassiti. I vestiti vi proteggono da morsi e punture, state coperti. Ci sono tanti materiali per costruire un riparo ma state attenti alle zone molto piovose che possono allagare il punto in cui vi siete stabiliti. Per il cibo avrete una grande varietà di frutta, radici e foglie, state attenti a non mangiare ciò che non siete sicuri, e se proprio dovete seguite questo passaggio:
Sentite l'odore, se è sgradevole non mangiate!
Se l'odore non è cattivo prendete un piccolissimo frammento dell'oggetto e mettetelo sulla lingua. Se sentite pizzicare gettatelo immediatamente.
Se tutto va bene assaporate con il palato e assicuratevi di non sentire sgradevoli sapori.
Fatto questo ingoiate il pezzo e aspettate 30 minuti.
Se il vostro stomaco non da segni di problemi aumentate la dose molto delicatamente fino ad essere sicuri che ciò che state mangiando è commestibile.
IN MEZZO AL MARE
L'esercitazione di abbandono della nave dovrebbe essere ripetuta più volte prima di ritrovarsi inconsciamente in una situazione di pericolo come questa, prendete tutto l'equipaggiamento necessario e tutto il cibo e l'acqua che potete prima di salire sulla scialuppa soprattutto un giubbotto salvagente. Se vi trovate su una rotta di navigazione aspettate 72 ore, se nessuna nave passa di lì allora proseguite nel senso del vento e delle correnti. Razionate l'acqua a bordo seguendo questo schema:
PRIMO GIORNO: niente acqua, resistete.
SECONDO GIORNO: 4:400 cc
TERZO GIORNO : 5:500 per ogni altro giorno. Non ingurgitate subito o rischiate di vomitare, bevete piano. Assolutamente mai bere l'acqua del mare!!
REGIONI POLARI
Il grande problema in queste zone è ovviamente il freddo intenso, sistematevi più vicino possibile al velivolo e muovetevi solo per motivi di sicurezza. Putroppo le bussole non funzionano ai poli per cui dovrete muovervi di notte usando le costellazioni.Attenti a non cadere nell'acqua ghiacciata perchè potreste morire in poco tempo, le articolazioni si bloccano e non si respira più. Muovetevi in quel caso velocemente e rotolatevi sulla neve per far assorbire l'acqua prima che sia troppo tardi. Per l'acqua non mangiate ghiaccio tritato che può danneggiarvi la bocca, sciogliete della neve adeguatamente prima di bere. Per il cibo sarà molto difficile e l'unico modo sarà cacciare le foche, il caribù, il bue muschiato e le alci. Non cacciate orsi e trichechi se non siete armati perchè sono molto pericolosi.
MONTAGNA
Se il disastro è avvenuto in montagna i soccorsi sono improbabili, muovetevi verso la valle dove c'è più cibo e rifugio. Non affrontate dirupi alti e state attenti alla discesa; se vi trovate in una zona innevata state attenti alle valanghe. Se nevica fortemente meglio aspettare un paio di giorni che la neve sia assestata prima di effettuare una discesa ripida.
REGIONI ARIDE
Nelle regioni aride il vostro più grande nemico è il sole e il caldo, dovete creare più ombra possibile. Nel deserto l'acqua è un enorme problema, per cui dovete essere sicuri prima del disastro di aver pianificato una mappa con eventuali mappe di oasi e pozzi. Non camminate scalzi o verrano delle vesciche causate dall'ustione della sabbia. Curate subito le ferite che nelle zone aride rischiano di infettarsi immediatamente e di creare delle piaghe che non vi fanno camminare.

Con kit di sopravvivenzaCOMBAT KNIFE JUNGLA IICOMBAT KNIFE JUNGLA II 
Lama di alta qualita in acciaio 440 
Lama satinata antiriflesso dentellata nella parte superiore 
Fodero verde rivestito con cordino militare 
Il kit comprende: Fiammiferi, ago e filo,ami e filo da pesca,spilla da balia, lametta, fionda, specchietto per segnalazioni, righello, codice SOS, lama tipo arpione con cavatappi

Lama 22 cm il prezzo no è più di 60 euro.

consigni si sopravivenza in caso di naufragio


Consigli per sopravvivere su di un'isola deserta dopo un naufragio
1 - Cercare e costruire un riparo
Il riparo ideale è quello naturale oppure costruito con palme utilizzando la corteccia come cordino oppure intrecciando la fibra del cocco, per ottenere una corda. Il tipo di ricovero da costruire dipenderа dalle condizioni locali, dal materiale disponibile e dal tempo che prevedete vi possa servire.

Posti sconsigliati:
  • cime delle colline
  • cime delle montagne esposte al vento
  • fondovalle e avvallamenti profondi
  • canaloni e letti di fiume
I ripari di rapida costruzione sono provvisti di un solo spiovente inclinato per il tetto. Possono essere costruiti utilizzando alberi caduti o tronchi, che daranno maggior soliditа al riparo.
La direzione del vento dovrа essere di circa 45° posteriore di lato.
Si puт coprire un lato o tutti e due con terra, muschio, felci.

Nella costruzione di un riparo bisogna tener conto di:
  • protezione da pericoli naturali (valanghe, piene, caduta massi)
  • vicinanza a punti di approvvigionamento idrico di cibo e legna
  • posizione in vista per i soccorsi
  • protezione da animali o insetti
  • pendenza del terreno
  • umiditа della zona
  • tempo per il quale si presuppone la permanenza
2- La ricerca dell'Acqua
Utilizzare l'acqua piovana o la noce di cocco
Raccogliere l'acqua della condensa notturna: anche nei deserti più aridi si forma della condensa notturna da raccogliere con dei teli.
Si scava una buca nel terreno larga e profonda un metro. In fondo al cono che si determina metti un recipiente per raccogliere l'acqua, dal quale si fa uscire una cannuccia appoggiandola alla parete dello scavo. E' ideale mettere sul fondo un po' di materiale vegetale ricco di contenuto acquoso. Si copre la buca con un telo di nylon 2 m per 2m facendogli assumere la forma concava con il peso di un sasso al centro del telo. Si fermano i lembi del telo con la terra di scavo perchè non esca neppure un po' di umiditа. Per effetto del calore solare la temperatura all'interno della buca aumenta e fa evaporare l'acqua dal suolo e dai vegetali.
Il vapore si condensa sul telo (che è più freddo) e scivola sottoforma di goccioline che cadono nel recipiente.
La buca preparata appositamente potrа funzionare per qualche giorno. La cannuccia è utile per bere senza spostare l'attrezzatura. In 24 ore si possono ottenere da 0.5 a 1.5 litri d'acqua distillata. Il distillatore puт funzionare anche come depuratore, basta inzuppare la superficie della buca con acqua di mare o acqua contaminata da sostanze minerali.

L'acqua del cocco: i cocchi e la salvia del cocco crescono durante tutto l'anno. I cocchi verdi sono pieni d'acqua e la sua polpa bianca è molto buona, nutritiva e digestiva che la polpa dura dei cocchi maturi, questa polpa si puòmangiare usando la corteccia esterna come cucchiaio.

3 - Il fuoco
Materiale e metodi per accendere un fuoco:
L'esca: è composta principalmente da materiale asciutto, facilmente reperibile adatto a innescare la combustione. Sono buone esche paglia, foglie secche, ciuffi di cotone, lanugini degli abiti, pigne, polvere di legno, nidi, felci, carta, cotone ecc… Se su questi avremo la possibilitа di versare liquido infiammabile o polvere da sparo, l'accensione sarа facile.

L'accensione: per legna da accensione si intendono rami, tronchi, assi o tavole tali che, per la loro elevata infiammabilitа, favoriscano l'inizio della fiamma.
E' sempre bene viaggiare con alcuni fiammiferi resi impermeabili immergendoli in smalto per unghie. Conservare fiammiferi e accendini in un contenitore al riparo dall'umiditа. Se non si ha a disposizione accendino o fiammiferi, si puт accendere il fuoco con sistemi dell'uomo della pietra.

Prima di tutto preparare l'esca. Posizionarla su una tavoletta o tronchetto ben asciutto e al riparo dal vento. Puoi provare ad accendere:

Per sfregamento
- con una selce vetrosa contro un'altra fino a produrre scintille.
- con una lama di coltello sfregando contro una barretta di magnesio
- utilizzando due legni
- con una lente convessa (utilizzando obiettivi fotografici, binocoli), solo se c'è sole alto e intenso, i raggi concentrandosi sull'esca riescono a incendiarla
- con il metodo dell'archetto. Si fa ruotare un bastoncino di legno duro e appuntito, mediante la cordicella di un archetto, tenendone ferma un'estremitа con un sasso liscio e facendo girare l'altra estremitа in un incavo di un legno ben asciutto e tenero. Facendo scorrere orizzontalmente l'archetto, il movimento rotatorio impresso alla punta riscalda per attrito il basamento, fino a fare comparire fumo e brace.
A questo punto avvicinare l'esca infiammabile e soffiare.

Il mantenimento: il materiale di mantenimento è costituito da tronchi e rami di dimensioni più adatte alla produzione di braci. Un bel fuoco si ottiene, mettendo dopo l'esca e i ramoscelli iniziali, legni via via piè grossi, senza soffocare la fiamma, disponendo i pezzi in modo da lasciare un'adeguata ventilazione. I rami vanno disposti a cono o accatastati a piramide e i tronchi piщ grossi vanno aggiunti solo quando si saranno ottenute fiamma e brace a sufficienza. Per avere un focolare adatto a cucinare si puт scavare una piccola trincea nel terreno o costruire un fornello con delle pietre.

4 - Il cibo
Cibo vegetale: norme di commestibilitа. Poichй al mondo esistono migliaia di piante selvatiche, è praticamente impossibile distinguere tutte quelle velenose da quelle commestibili. Esistono perт regole molto valide che permettono di cibarsi dei vegetali con una certa sicurezza.
-La cottura elimina generalmente dai vegetali tutte le sostanze velenose, anche se questo principio non и valido per funghi e la cicuta
-Sono commestibili tutte le verdure selvatiche tipo radici, bulbi, tuberi che corrispondono a quelle domestiche: carote, rape, patate.
-Sono commestibili le piante che vengono mangiate dai mammiferi e dagli uccelli
- evitare di mangiare le piante che hanno un liquido lattiginoso, di colore brillante o di sapore amaro e disgustoso.
- non mangiare funghi, tanti sono velenosi e poi le proprietа nutritive sono minime,
- non mangiare cereali che abbiano escrescenze nerastre al posto dei normali semi.

Se ci si accorge di aver ingerito cibo velenoso, provocare il vomito, bere acqua salata, latte.

Se non è possibile far cuocere le piante:
-Assaggiare una piccola dose (2-3 grammi) di qualsiasi tipo. Se masticando non si sentono gusti cattivi: pizzicore, sapore amaro, acid, saponoso, bruciante, si puт ingoiare.
-Aspettare 6-8 ore; se non si presentano reazioni (vomito, dolori di stomaco, diarrea) ingerire una quantitа doppia o tripla
-Se oltre le 6-8 ore non si riscontrano reazioni negative, il cibo puт essere considerato commestibile
-La carne di tutti i mammiferi e degli uccelli è commestibile, purchй sia fresca (eccetto il fegato degli orsi polari e delle foche)
-Le uova degli uccelli sono buoni elementi purchè fresche
-Lucertole, serpenti (anche quelli velenosi), rane, salamandre si possono mangiare dopo averli scuoiati (non mangiare i rospi)
-Pesci: mangiare esclusivamente quelli freschi; non mangiare pesci vivi di squame o che non abbiano l'aspetto di pesce; non mangiare gli organi interni.

Cocco, granchi, pesci, utilizzando foglie di palma intrecciate si puт ottenere un cesto o "rete" che puт servire per la pesca.

Il cocco: i cocchi maturi si possono mangiare freschi, grattugiati o secchi e anche come alternativa, il loro latte si puт spremere e bere.
I cocchi caduti sotto l'albero sono piщ buoni e nutritivi se cucinati. Per cucinarli devono prima essere pelati e dopo arrostiti in un forno di roccia.
Non dimenticatevi dei cocchi che iniziano a germogliare per terra: le gemme e le punte dei germogli dei cocchi giovani e di quelli completamente maturi si possono tagliare con un machete per mangiarli crudi o cotti.
La linfa dei cocchi è molto ricca di zuccheri. Per ottenerla, avvolgere fortemente un filo a una foglia giovane lasciando solo pochi centimetri liberi. Tagliare l’estremo che non è stato avvolto e appoggiarlo su un contenitore. Prendere la linfa una volta al giorno (meglio il mattino); fare un taglio fresco nella foglia per assicurarsi di avere la linfa ancora.
Per aprire una noce di cocco: Si colpiscono le tre nervature longitudinali con un oggetto duro, per esempio una roccia o il manico di un machete e il cocco si romperа nitidamente in parti uguali. Il modo piщ facile и usare un palo appuntito conficcato nel terreno. Serve un palo di un metro e mezzo di lunghezza per tre centimetri di diametro. Prendere il cocco per i due estremi, lasciarlo cadere con forza sulla punta del palo (attenzione a non penetrare la corteccia interna) e fare un movimento di giro con polso fino a rompere tutta la corteccia e il cocco si aprirа.

5 - Gli utensiliSe si è forniti di un coltello non esistono problemi. In altro caso utilizzare delle pietre, cercando quelle più idonee, di cui abbiamo bisogno.
Alcuni utensili di fortuna:
- ciotole fatte con noci di cocco
- conchiglia usata come piatto
- secchio ricavato da un tronco o da un bambù
- scopa realizzata con erba secca
- accette con manici di legno e teste di pietra
Originale IngleseCOMBAT SURVIVAL KIT 
Il kit comprende:
10 pasticche potabilizzanti
Fischietto scacciacani di emergenza
Seghetto manuale
Filo e ami da pesca
Matita
Spille da balia
Ago e filo
Candela
Pietra focaia
Bussola
Fiammiferi
Cotone
Fil di ferro
Coltellino
Bisturi Sigillato
Norme di sopravvivenza (in inglese)
Il tutto è contenuto in una custodia in plastica con all'interno un pratico specchio 
 24,00  sito dove trovarlo: www.militaria.it

La Bussola

Bussola

La bussola è costituita da un ago magnetico posto su un quadrante. L'ago magnetico è poggiato su un piccolo perno ed è libero di ruotare. Essendo attratto dal polo magnetico della Terra, l'ago si orienta secondo una direzione costante Nord - Sud. L'ago della bussola ha una parte bianca e una colorata (in genere nera o rossa).
La parte colorata indica il nord. Attento a non confondere la parte colorata con quella bianca perchè potresti avere spiacevoli sorprese. Inoltre, quando usi la bussola, mettiti lontano da metalli ( cancellate, automobili, ecc. ) e da campi elettrici ( linee elettriche, pile, ecc. ) in quanto l'ago magnetizzato ne viene influenzato e l'orientamento ne risulta falsato. La bussola, però, non ti serve solo per trovare il Nord, ma, con il goniometro che è riportato su di essa, ti aiuta a misurare un azimut, cioè l'angolo formato fra il Nord e un'altra direzione.

I tipi di bussola

Con la bussola di fig. 1 puoi solo vedere la direzione del Nord e quindi non è molto adatta per le attività scout, perchè con essa non è possibile rilevare un azimut in modo abbastanza preciso.
La bussola di fig. 2 ha l'ago immerso in un liquido speciale per smorzarne le oscillazioni. È montata su una piastrina trasparente sulla quale sono riportate anche alcune scale di misura. Ha il cerchio graduato che può ruotare e quindi con un po' di attenzione permette di misurare un azimut, anche se in maniera abbastanza approssimativa.
Per le attività ti occorre una bussola goniometrica di tipo perfezionato, come quella di fig. 3. Queste bussole hanno l'ago immerso in un liquido speciale che ne smorza le oscillazioni, hanno un mirino, il cerchio graduato ( goniometro) che può ruotare, e uno specchio, sul coperchio o al di sotto del quadrante della bussola. Lo specchio permette di vedere contemporeaneamente sia il cerchio graduato che l'ago della bussola mentre si traguarda con il mirino e quindi permette delle misurazioni sufficientemente precise. La Misurazione degli Angoli Per misurare un angolo su un foglio di carta si utilizza il goniometro. Per misurare un angolo quando si è all'aria aperta, occorre una bussola che sia provvista di goniometro ( oltre che di mirino e specchietto ).
Bussola
Sistemi angolari Gli angoli vengono misurati in gradi. Esistono vari sistemi angolari di misurazione, il più usato è il Sistema Sessagesimale, in cui il cerchio è diviso in 360° ( Gradi ). Il Grado è diviso a sua volta in 60' ( Minuti Primi ).
Il Minuto Primo &egarve diviso in 60'' ( Minuti Secondi ). Mentre il Minuto Secondo è diviso in 100 Centesimi. Alcune bussole, invece di quello sessagesimale, riportano Il Sistama centesimale, nel quale le suddivisioni del cerchio sono 400 invece di 360. In questo sistema, quindi, un angolo retto è suddiviso in 100 Gradi Centesimali. Ogni Grado centesimale ( si scrive 1c ) è diviso in cento Minuti Primi e ogni Minuto Primo in 100 Minuti Secondi. Un altro sistema di misurazione è il Sistema millesimale, che si trova riportato su alcuni modelli di bussole militari. Il cerchio è suddiviso in 6400 Millesimi ( si scrive 6400°° ).
Un Millesimo è l'angolo che un metro forma alla distanza di un chilometro. L'Azimut Quando si parla di azimut molti pensano che questa parola significhi "direzione", ma questo è inesatto perchè l'azimut non è una direzione ma un angolo.
AzimutL'azimut di un certo oggetto ( ad esempio una casa ) rispetto a te, è l'angolo formato dalla direzione del Nord e dalla direzione nella quale tu vedi la casa. In altre parole l'azimut della casa è l'angolo, del quale tu sei il vertice, formato fra la linea della direzione Nord e la linea che va da te alla casa L'azimut si misura in gradi ( in senso orario ).
Azimut 0° vuol dire che l'oggetto si trova esattamente a Nord rispetto a te, azimut 90° che a te si trova ad Est, azimut 180° che si trova a Sud e così via. Misurazione di un azimut  Chiarito quindi, che uno dei due lati di un azimut è sempre la direzione Nord, vediamo come usare la bussola per determinare il valore di un azimut.
Portare la bussola all'altezza degli occhi e, con l'aiuto del mirino, punta l'oggetto del quale vuoi misurare l'azimut. Fatto ciò ruota il cercgio graduato fino a far coincidere lo zero (0°) o la N con il Nord dell'ago della bussola.
A questo punto leggi il valore dell'azimut sul cerchio graduato in corrispondenza del mirino. Per eseguire questa operazione senza perdere il puntamento dell'oggetto, devi servirti dello specchio, mettendolo in modo da vedere il cerchio graduato mentre traguardi nel mirino e ruoti il cerchio graduato.
Descritte così, tutte queste operazioni ti possono sembrare complesse. Prendi la bussola e prova a misurare un azimut, segyendo le istruzioni. La prima volta incontrerai qualche difficlotà, poi, con la pratica, ti accorgerai invece che è abbastanza semplice. Occorre però essere molto precisi. Abituati a utilizzare spesso la bussola in modo da essere in grado di svolgere tutte le operazioni senza esitazioni. Azimut sulla carta topografica Per misurare l'azimut sulla carta topografica occorre il goniometro. Se vuoi misurare l'azimut di un oggetto da un certo punto, prendi una matita sottile e traccia una linea leggera fra il punto e l'oggetto del quale vuoi misurare l'azimut. Poi, sempre con la matita, traccia la direzione del Nord passante per il punto. Quindi, con un goniometro, misura l'angolo formato dalle due linee: questo angolo è l'azimut cercato Marcia all'azimut Con questo nome si indica un percorso effettuato seguendo una direzione assegnata tramite un azimut.
Dato che c'è da seguire una linea retta, in teoria dovresti effettuare il percorso camminando sempre diritto davanti a te. Dato, però, che generalmente il terreno è vario e dovrai attraversare valli, monti, fiumi e simili, occorrerà fare in un altro modo. Dal punto di partenza misura con la bussola l'azimut che devi seguire e cerca lungo questa direzione un oggetto ben visibile, come ad esempio una roccia o un albero isolato. Poi mettiti in cammino e raggiungi questo oggetto.
Qui giunto misura di nuovo l'azimut, cercando un nuovo oggetto e così via, fino al punto di arrivo. Se hai un compagno con te e se non ci sono oggetti particolari visibili, manda avanti il tuo amico lungo la direzione dell'azimut. Quando è sufficientemente lontano, aiutalo a mettersi in posizione sulla direzione dell'azimut, facendogli dei segnali con le braccia o con un fischietto. Quando è in posizione, fagli segno di fermarsi e di aspettarti. Raggiungilo e poi mandalo ancora in avanti a un nuovo punto lungo la direzione dell'azimut.
E così via, fino al punto di arrivo.
Azimut

Aggirare un ostacolo

Se, mentre stai seguendo un azimut, incontri un ostacolo che non può essere oltrepassato, dovrai aggirarlo. Per farlo dovrai usare la bussola. Sistema degli Angoli Retti
Se da A devi raggiungere X, giuto in B misura un angolo retto verso C e misura la distanza BC, contando i passi.
Quando sei arrivato in C misura un altro angolo retto e riprendi l'azimut che stavi seguendo, fino a giungere in D. In D misura un altro angolo retto e percorri una distanza DE, che sarà uguale a BC.
Da E riprendi il tuo azimut fino a X. Sistema dei 120°
Un altro sistema è quello illustrato in figura. È analogo al precedente, ma in questo caso si devia ogni volta di un angolo di 120°. La distanza Bc deve essere uguale alla distanza CD. Azimut reciproco Mentre stai seguendo un certo azimut, potresti voler controllare la tua direzione di marcia.
Per fare ciò dovrai rilevare l'azimut reciproco,cioè l'azimut del tuo punto di partenza rilevato dalla posizione in cui sei giunto.
L'azimut reciproco si ottiene aggiungendo o togliendo 180° da quello di andata, a seconda che sia minore o maggiore di 180° Ad esempio, se stai seguendo un azimut di 60°, l'azimut reciproco sarà 60° + 180° = 240°.
L'azimut reciproco ti sarà utile per controllare la tua direzione mentre sei in cammino, oppure quando sarai giunto al punto di arrivo del tuo azimut.
Potrai servirti anche per tornare al punto di partenza.