Consigli per sopravvivere su di un'isola deserta dopo un naufragio 1 - Cercare e costruire un riparo Il riparo ideale è quello naturale oppure costruito con palme utilizzando la corteccia come cordino oppure intrecciando la fibra del cocco, per ottenere una corda. Il tipo di ricovero da costruire dipenderа dalle condizioni locali, dal materiale disponibile e dal tempo che prevedete vi possa servire. Posti sconsigliati:
La direzione del vento dovrа essere di circa 45° posteriore di lato. Si puт coprire un lato o tutti e due con terra, muschio, felci. Nella costruzione di un riparo bisogna tener conto di:
Utilizzare l'acqua piovana o la noce di cocco Raccogliere l'acqua della condensa notturna: anche nei deserti più aridi si forma della condensa notturna da raccogliere con dei teli. Si scava una buca nel terreno larga e profonda un metro. In fondo al cono che si determina metti un recipiente per raccogliere l'acqua, dal quale si fa uscire una cannuccia appoggiandola alla parete dello scavo. E' ideale mettere sul fondo un po' di materiale vegetale ricco di contenuto acquoso. Si copre la buca con un telo di nylon 2 m per 2m facendogli assumere la forma concava con il peso di un sasso al centro del telo. Si fermano i lembi del telo con la terra di scavo perchè non esca neppure un po' di umiditа. Per effetto del calore solare la temperatura all'interno della buca aumenta e fa evaporare l'acqua dal suolo e dai vegetali. Il vapore si condensa sul telo (che è più freddo) e scivola sottoforma di goccioline che cadono nel recipiente. La buca preparata appositamente potrа funzionare per qualche giorno. La cannuccia è utile per bere senza spostare l'attrezzatura. In 24 ore si possono ottenere da 0.5 a 1.5 litri d'acqua distillata. Il distillatore puт funzionare anche come depuratore, basta inzuppare la superficie della buca con acqua di mare o acqua contaminata da sostanze minerali. L'acqua del cocco: i cocchi e la salvia del cocco crescono durante tutto l'anno. I cocchi verdi sono pieni d'acqua e la sua polpa bianca è molto buona, nutritiva e digestiva che la polpa dura dei cocchi maturi, questa polpa si puòmangiare usando la corteccia esterna come cucchiaio. 3 - Il fuoco Materiale e metodi per accendere un fuoco: L'esca: è composta principalmente da materiale asciutto, facilmente reperibile adatto a innescare la combustione. Sono buone esche paglia, foglie secche, ciuffi di cotone, lanugini degli abiti, pigne, polvere di legno, nidi, felci, carta, cotone ecc… Se su questi avremo la possibilitа di versare liquido infiammabile o polvere da sparo, l'accensione sarа facile. L'accensione: per legna da accensione si intendono rami, tronchi, assi o tavole tali che, per la loro elevata infiammabilitа, favoriscano l'inizio della fiamma. E' sempre bene viaggiare con alcuni fiammiferi resi impermeabili immergendoli in smalto per unghie. Conservare fiammiferi e accendini in un contenitore al riparo dall'umiditа. Se non si ha a disposizione accendino o fiammiferi, si puт accendere il fuoco con sistemi dell'uomo della pietra. Prima di tutto preparare l'esca. Posizionarla su una tavoletta o tronchetto ben asciutto e al riparo dal vento. Puoi provare ad accendere: Per sfregamento - con una selce vetrosa contro un'altra fino a produrre scintille. - con una lama di coltello sfregando contro una barretta di magnesio - utilizzando due legni - con una lente convessa (utilizzando obiettivi fotografici, binocoli), solo se c'è sole alto e intenso, i raggi concentrandosi sull'esca riescono a incendiarla - con il metodo dell'archetto. Si fa ruotare un bastoncino di legno duro e appuntito, mediante la cordicella di un archetto, tenendone ferma un'estremitа con un sasso liscio e facendo girare l'altra estremitа in un incavo di un legno ben asciutto e tenero. Facendo scorrere orizzontalmente l'archetto, il movimento rotatorio impresso alla punta riscalda per attrito il basamento, fino a fare comparire fumo e brace. A questo punto avvicinare l'esca infiammabile e soffiare. Il mantenimento: il materiale di mantenimento è costituito da tronchi e rami di dimensioni più adatte alla produzione di braci. Un bel fuoco si ottiene, mettendo dopo l'esca e i ramoscelli iniziali, legni via via piè grossi, senza soffocare la fiamma, disponendo i pezzi in modo da lasciare un'adeguata ventilazione. I rami vanno disposti a cono o accatastati a piramide e i tronchi piщ grossi vanno aggiunti solo quando si saranno ottenute fiamma e brace a sufficienza. Per avere un focolare adatto a cucinare si puт scavare una piccola trincea nel terreno o costruire un fornello con delle pietre. 4 - Il cibo Cibo vegetale: norme di commestibilitа. Poichй al mondo esistono migliaia di piante selvatiche, è praticamente impossibile distinguere tutte quelle velenose da quelle commestibili. Esistono perт regole molto valide che permettono di cibarsi dei vegetali con una certa sicurezza. -La cottura elimina generalmente dai vegetali tutte le sostanze velenose, anche se questo principio non и valido per funghi e la cicuta -Sono commestibili tutte le verdure selvatiche tipo radici, bulbi, tuberi che corrispondono a quelle domestiche: carote, rape, patate. -Sono commestibili le piante che vengono mangiate dai mammiferi e dagli uccelli - evitare di mangiare le piante che hanno un liquido lattiginoso, di colore brillante o di sapore amaro e disgustoso. - non mangiare funghi, tanti sono velenosi e poi le proprietа nutritive sono minime, - non mangiare cereali che abbiano escrescenze nerastre al posto dei normali semi. Se ci si accorge di aver ingerito cibo velenoso, provocare il vomito, bere acqua salata, latte. Se non è possibile far cuocere le piante: -Assaggiare una piccola dose (2-3 grammi) di qualsiasi tipo. Se masticando non si sentono gusti cattivi: pizzicore, sapore amaro, acid, saponoso, bruciante, si puт ingoiare. -Aspettare 6-8 ore; se non si presentano reazioni (vomito, dolori di stomaco, diarrea) ingerire una quantitа doppia o tripla -Se oltre le 6-8 ore non si riscontrano reazioni negative, il cibo puт essere considerato commestibile -La carne di tutti i mammiferi e degli uccelli è commestibile, purchй sia fresca (eccetto il fegato degli orsi polari e delle foche) -Le uova degli uccelli sono buoni elementi purchè fresche -Lucertole, serpenti (anche quelli velenosi), rane, salamandre si possono mangiare dopo averli scuoiati (non mangiare i rospi) -Pesci: mangiare esclusivamente quelli freschi; non mangiare pesci vivi di squame o che non abbiano l'aspetto di pesce; non mangiare gli organi interni. Cocco, granchi, pesci, utilizzando foglie di palma intrecciate si puт ottenere un cesto o "rete" che puт servire per la pesca. Il cocco: i cocchi maturi si possono mangiare freschi, grattugiati o secchi e anche come alternativa, il loro latte si puт spremere e bere. I cocchi caduti sotto l'albero sono piщ buoni e nutritivi se cucinati. Per cucinarli devono prima essere pelati e dopo arrostiti in un forno di roccia. Non dimenticatevi dei cocchi che iniziano a germogliare per terra: le gemme e le punte dei germogli dei cocchi giovani e di quelli completamente maturi si possono tagliare con un machete per mangiarli crudi o cotti. La linfa dei cocchi è molto ricca di zuccheri. Per ottenerla, avvolgere fortemente un filo a una foglia giovane lasciando solo pochi centimetri liberi. Tagliare l’estremo che non è stato avvolto e appoggiarlo su un contenitore. Prendere la linfa una volta al giorno (meglio il mattino); fare un taglio fresco nella foglia per assicurarsi di avere la linfa ancora. Per aprire una noce di cocco: Si colpiscono le tre nervature longitudinali con un oggetto duro, per esempio una roccia o il manico di un machete e il cocco si romperа nitidamente in parti uguali. Il modo piщ facile и usare un palo appuntito conficcato nel terreno. Serve un palo di un metro e mezzo di lunghezza per tre centimetri di diametro. Prendere il cocco per i due estremi, lasciarlo cadere con forza sulla punta del palo (attenzione a non penetrare la corteccia interna) e fare un movimento di giro con polso fino a rompere tutta la corteccia e il cocco si aprirа. 5 - Gli utensiliSe si è forniti di un coltello non esistono problemi. In altro caso utilizzare delle pietre, cercando quelle più idonee, di cui abbiamo bisogno. Alcuni utensili di fortuna: - ciotole fatte con noci di cocco - conchiglia usata come piatto - secchio ricavato da un tronco o da un bambù - scopa realizzata con erba secca - accette con manici di legno e teste di pietra |
lunedì 1 novembre 2010
consigni si sopravivenza in caso di naufragio
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